“Pietro Re Fiorentin apparteneva ancora a quella eletta schiera d’uomini della montagna con i quali la gioventù salita dal piano si compiaceva un tempo d’incontrarsi; si stabilivano nei casolari sparsi per la valle e nelle peregrinazione su per l’alpe, simpatici legami stretti e durevoli per i quali gli uni traevano dagli altri preziosi insegnamenti con quella fusione di menti e di cuori che è dovere anche per gli alpinisti di vedere conservata e perfezionata.
È stato per me per tanti anni, oltrechè apprezzato compagno, un amico affezionato, un caro convalligiano; ci conoscevamo dalla prima giovinezza, eravamo coetanei; mando adunque a lui il mio cordiale omaggio; mi onoro di ricordarlo a quanti lo ebbero guida impareggiabile e ne apprezzarono le virtù e la bontà; segnalo a tutti la sua vita luminosamente percorsa e mi rendo interprete del nostro Club che può segnalarne il nome fra le guide migliori.”